in english
EPIDEMIC
http://epidemiC.ws
« Che il digitale possieda una natura estetica
è un fatto che ormai hanno compreso persino i programmatori certificati
da Microsoft. Credo però ci sia una rottura... una specie di "giro
di boa" tra quello che chiamavamo "arte" e il digitale.
Mentre i comuni luoghi culturali versano in una
condizione di "loop bizantino ", simulando scandali e malesseri
vecchi da quasi un secolo, sotto la crosta del Web si respira una
divertita carica di senso e pensiero, un forte odore di "modificazione".
Una sorta di "società senza spettacolo". Crittata.
Ci sono necessità, espressioni, processi, la
cui forma sarebbe impensabile al di fuori della rete. Penso a queste
forme come a un’"estetica digitale nativa".
Mi interessa invece molto poco l'"artista" che,
per sentirsi al passo coi tempi, si cimenta in un’opera web. Quando
la retorica cultural-istituzionale cerca di sdoganare i suoi "giovani"
nel "futuro", produce effetti quasi comici. La parola "nuovo" puzza
sempre un po' di muffa. »
(da http://epidemic.ws/_el.html )
|