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Un giorno nella vita di anonimo terrorista delle corporation
di Rachel Greene (1999)

 

Rhizome - http://rhizome.org/object.rhiz?1417

Data: 4.5.99
Da: Rachel Greene (rachel@rhizome.org)
Argomento: Un giorno nella vita di anonimo terrorista delle corporation.


Qualcuno ha chiesto "Ma le corporation non sono fatte di esseri umani? Non solo le loro decisioni, alla base, decisioni umane? Non c'è quindi un filo di speranza? La risposta è semplicemente no su tutti e tre i fronti.

1: Le corporation sono fatte di urgenze, essenzialmente - gli esseri umani creano le corporation, una costruzione legale, per evitare responsabilità personale.
2: L'aspetto umano delle decisioni corporate, per quando piccolo possa essere stato qualche anno fa, è stato ancor più eroso: gli azionisti sono riusciti ad eliminare la prerogativa manageriale, che permette ai CEO e ad altri manager di prendere decisioni basate su rilevanti ragionamenti sociali e sulla coscienza. Gli azionisti sono riusciti a rendere impossibile prendere questo tipo di decisioni, stabilendo in effetti che "Questi sono i nostri soldi, tu non puoi decidere cosa farne se non pensando al profitto". La macchina è stata resa ancor più automatica.
3: Di conseguenza, sempre meno speranza
- ®™ARK, 1998


®™ARK è salito alla ribalta dei telegiornali serali con il loro CD Deconstructing Beck ed alcune delle campagne del Barbie Liberation Organization (Organizzazione per la liberazione della Barbie, ndt). Nel 1998 alcuni comunicati stampa di una fantomatica corporation di nome ®™ARK cominciarono a circolare su mailing list quali Nettime e Rhizome. Il loro lavoro rifletteva una teatralità ed una politica che erano molto nuovi e opportuni, e nessuno rimase sorpreso del fatto che in breve ®™ARK divenne molto famoso nella scena politica di sinistra legata alla rete. Sulla rete, ®™ARK usa la capacità di audience e di distribuzione del Web, in maniera analoga ai siti commerciali, facendo pubblicità ad opportunità di investimento che assomigliano a fondi comuni, facilitando transazioni all'interno e all'esterno di questi fondi. La differenza di ®™ARK è che il capitale raccolto attraverso questi fondi non è diretto verso la sua stessa proliferazione, ma è investito in cambiamento culturale, in forma di sovversione e sabotaggio di corporation.

Nel 1999 ®™ARK ha ricevuto un premio molto significativo ad Ars Electronica. Il loro discorso di accettazione del premio consisteva in una serie di comunicati, dalla tempistica molto precisa, che criticavano il festival per avere assegnato allo stesso tempo premi a loro ed al film Titanic (che è costato milioni di dollari in produzione, e ha compormesso l'ecosistema di un piccolo villaggio messicano chiamato Poplota). Per la cerimonia di premiazione, ®™ARK ha spedito due rappresentanti, Frank e Ernest, che giravano in uniforme senza mai comunicare il loro vero nome.

Quando i due rappresentanti hanno mostrato agli organizzatori del festival, a loro già ostili, una presentazione in Power Point piene di effetti grafici di facile presa sulla sovversione delle corporation e gli effetti del cinema Hollywoodiano sul villaggio messicano, è stato un momento che catturava il vero spirito della net.art e della net.culture nel 1998.

?: Come e quando è nato ®™ARK?

La storia di ®™ARK è cominciata nel 1991, quando diverse persone di ispirazione vagamente anarchica (come se ciò potesse esistere negli Stati Uniti) si sono messe insieme per tentare un tipo di attivismo più vitale, ed esempio il teatro. Durante la storia di ®™ARK, nuovi membri si sono uniti o se ne sono andati. Frank ed Ernest si sono uniti rispettivamente nel 1995 e nel 1996. Prima non si conoscevano, ma erano entrambi impegnati in attività di sinistra tradizionali: marce, dimostrazioni, distribuzione di informazioni lungo canali più standard. Tali attività, tuttavia, non riuscivano a portare i macroscopici cambiamenti nella società che gli autori di auguravano e che potessero giustificare l'impegno.

?: A quando risale l'istituzione di ®™ARK in corporation legalmente riconosciuta?

Nel 1996 abbiamo deciso di adottare alcune delle protezioni garantite alle corporations, in parte come modo di discuterle nel caso ci venisse fatta esattamente questa domanda. Noi beneficiamo, e vogliamo anche portare l'attenzione del pubblico su questo, di un "velo corporate" che deresponsabilizza tutti le persone coinvolte e ci permette di fare ciò che vogliamo, più o meno.

?: Quale definizione meglio vi rappresenta? Artisti, attivisti, impiegati?

Frank e Ernest rappresentano ®™ARK in varie funzioni: in queste funzioni, essi sono il braccio delle pubbliche relazioni di ®™ARK. Nelle loro vite private, loro sono naturalmente impiegati di corporation, dal momento che ®™ARK non supporta i suoi membri economicamente (né in alcuna altra maniera)?

?: A quando risale l'ingresso di ®™ARK sulla rete?

La rete si è dimostrata l'alleato più solido di ®™ARK nella battaglia per promuovere i suoi progetti nel mondo virtuale. E' tramite la rete che noi riusciamo a veicolare informazioni riguardo le corporation, i diritti delle corporation, la storia di questi diritti, e attraverso cui siamo in grado di coordinare l'immagine di membri come Frank o Ernesto in varie parte del mondo. Senza la rete soffriremmo di una raccolta molto più lenta di progetti e capitale. Allo stesso tempo, è un semplice strumento, e se avessimo vaste somme di denaro potremmo raggiungere gli obbiettivi teatrali e funzionali di ®™ARK attraverso altri strumenti.

?: Qual'è stata la reazione ad ®™ARK delle comunità di attivisti tradizionali?

Spesso le comunità di attivisti tradizionali hanno contestato ®™ARK per la nostra mancanza di un programma coerente. A noi non interessa dominare il mondo, né una sua parte, quindi un programma coerente è per noi fuori discussione. Crediamo che il sistema ®™ARK nella sua forma così estrapolata sollevi delle questioni importanti, e trasmetta a molta gente il grado e la qualità di un pensiero anti-corporate nel mondo moderno. Osservando semplicemente i progetti ®™ARK, indipendetemente dal fatto che questi siano stati completati con successo, può ispirare negli utenti un senso generale delle possibilità, sentimenti o motivazioni che esistono nell'attuale mercato delle idee. Vogliamo che la gente pensi in modo non convenzionale riguardo ad alcuni problemi importanti legati al potere delle corporation. Inoltre abbiamo la sensazione che le discussioni intelligenti fra attivisti dalle idee comuni siano molto limitato in termini di interesse, bellezza, ampiezza di pensiero. Raggiungere è la nostra parola chiave.

?: E' stato un anno molto intenso per ®™ARK nel mondo dei nuovi media: la presentazione ad Ars Electronica, ecc. Com'è stato?

E' abbastanza sciocco, a volte, predicare ai convertiti. Mentre noi proviamo a farci sentire attraverso i nostri progetti - e farcela, a volte, in questa sfera - veniamo invitati a parlare non ad avvocati o a manager che stanno in bilico sul confine della comprensione, ma ad artisti e attivisti che sono già pienamente nell'utero della rabbia cosciente. Ci sono state solo alcune rare eccezioni. Allo stesso tempo, comunque, ci piacerebbe molto pensare che la discussione e lo scambio di opinioni, mentre non sono degli obiettivi di per se come spesso la sinistra tradizionale li ha erroneamente considerati, possono fare parecchia strada nel costruire utili tecniche e attività sopra i sostrati che permeano. Forse una cosa a cui potremmo ambire in questi circoli interessati ai nuovi media potrebbe essere un po' di semplice formazione. In realtà, il solo esempio a cui riesco a pensare sono gli hackers, i quali sembrano ancora pensare che il governo è il nemico, il grande pericolo Orwelliano. Combattono per la privacy, ma non fanno alcuna distinzione fra la privacy personale e quella di corporate - e le leggi e i diritti sulla privacy sono ciò che ha permesso a Chiquita, per esempio, di agire come ha fatto (in modo criminale, per l'ennesima volta) nel caso dello spionaggio telefonico in Cincinnati. Perché le corporation dovrebbero avere diritto al privacy? Sono delle persone? Hanno dei sentimenti? Forse potremmo far riflettere gli hackers su questo punto. Io sto parlano degli hackers politicizzati, molti sembrano farlo soltanto per il divertimento.

?: Quale pensi sia l'orizzonte per progetti artistici di rete come il FloodNet dell'Electronic Disturbance Theatre? Quali altri tipi di progetti di uso tattico dei media ti colpiscono o ti interessano?

Siccome non abbiamo un progetto coerente, è difficile stabilire ciò che è appropriato aldilà del momento presente. Un cosa interessante è il testo del Autonome A.F.R.I.K.A. Gruppe che appare sul Readme di Nettime: è un buon compendio dei problemi che abbiamo con la sinistra tradizionale; anzi, siamo noi che cerchiamo di riassumere le loro idee.

?: Come ci si sente ad essere totalmente anonimi?

A livello pratico non è molto difficile. Io trovo almeno che nuovi nomi diventino un altro livello di incomprensione, e noi siamo così ben assortiti a livello di incomprensione e confusione, che non si nota neanche. Specialmente a livello di corporate, ci si muove fra diverse finzioni, e tutti lo fanno.

?: La critica nei vostri confronti si è sempre concentrata sul fatto che voi siete più interessati al "gesto" piuttosto che all'attivismo politico. Come si comportate rispetto alla lettura di ®™ARK come un teatro?

Chiunque creda che noi ci stiamo procurando quanto più denaro possibile, dovrebbe provare lui stesso. A parte qualche centinaio di dollari qua e là, ci siamo resi conto che i soldi non arrivano facilmente, tantomeno le idee. Per quanto riguarda l'essere più interessati al gesto che al raggiungere risultati - io penso che si debbano dare delle definizioni di questi due termini. Non so se bombardare delle stazioni ferroviarie sia necessariamente più produttivo di parodizzare il lavoro delle corporation. Il vero cambiamento avviene meglio per altre strade piuttosto che le nostre. Se così, tanto meglio. Non abbiamo il monopolio sulla sovversione. Non vogliamo essere perfetti né vogliamo definire la resistenza. Io penso che sia più importante far pensare la gente riguardo a certi argomenti, nella speranza di riuscire alla fine a produrre qualche cambiamento. E comunque il nostro lavoro è naturalmente teatrale; dovremmo essere abbastanza ingenui a pensare che stiamo mettendo veramente in ginocchio le corporation, perlomeno non direttamente.


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