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GENERATE! DEGENERATE! N-GENERATE!
di Tilman Baumgärtel (2001)

Eyestorm (Talk & Read - 25/10/2001) - http://www.eyestorm.com/feature/....
(testo integrale - full text)



(...) Secondo il famoso esperimento mentale esperimento psicologico di Émile Borel, mettendo un numero adeguato di scimmie di fronte a un numero adeguato di macchine da scrivere e lasciandole picchiettare sui tasti per milioni di anni, una di loro alla fine scriverà le opere complete di Shakespeare. Oggi è possibile un nuovo esperimento mentale: mettendo un numero adeguato di scimmie di fronte a un numero adeguato di computer con programmi di grafica, quanto ci vorrà prima che una di loro finisca per creare l'opera completa del mago della grafica David Carson?

Due nuovi progetti di software artistico [Auto-Illustrator di Adrian Ward e n_Gen Design Machine di Move Design] fanno quello avrebbero fatto quelle scimmie. Automatizzano la creazione di grafica, usando algoritmi per creare progetti visivi che assomigliano in modo sorprendente ai lavori di famosi designer, dagli artisti Bauhaus a Designers Republic a Peter Saville. [...] Complessivamente, potrebbero essere presi come un segnale di una crescente disaffezione nei confronti dei lavori generici che coprono buona parte del design dei CD, delle riviste e dei siti Web.

Adrian Ward, che si considera un "software artist", vede Auto-Illustrator come "un pacchetto di grafica che prende posizione" personalità. Sicuramente è il primo che minaccia gli utenti con la pena di morte: se al software non piace la tua creazione, potrebbe semplicemente chiudersi senza salvare quello che avete fatto. Ops!

Il programma - che può essere scaricato da Internet - assomiglia a strumenti di grafica come Adobe Illustrator. Ma non fatevi ingannare dall'aspetto innocente: una volta messo in funzione, Auto-Illustrator sviluppa rapidamente una forma di vita autonoma. Anziché disegnare la vostra grafica, voi la generate: potete usare '1970's Boxes' ["Riquadri anni '70"], 'Designer Republic's Arrows' ["Frecce da Designers Republic"], 'Barcode' ["Codice a barre"] o 'Instant Swooshes' ["Onde istantanee"], che assomigliano in modo sospetto allo swoosh che ricopre i prodotti Nike. Dopodiché è possibile degenerarla, trasformando motivi grafici in lettere, dandole un aspetto Bauhaus, colorandola in modo automatico o lasciando che sia il programma stesso a ridisporre i vari elementi che avete prodotto fino a quel momento. Infine, è possibile vedere cosa succede alla vostra grafica quando la risistemate con una calamita virtuale, o ancora far strisciare degli "insetti" sulle immagini. Ma se al programma non va di fare quello che voi volete, dirà "Mi dispiace, non trovo niente di particolarmente stimolante in questo documento". E' un commento che Auto-Illustrator sputa fuori con sorprendente regolarità.

Adrian Ward, che guida una piccola società di software di Londra, Signwave, ha sviluppato Auto-Illustrator a partire dal precedente Autoshop, che impregnava i comandi di Photoshop con una certa quantità di autonomia decisionale. Ward considera la grafica prodotta da Auto-Illustrator (che è ancora in fase di sviluppo [la versione 1.0 è dell'inizio del 2002, NdT.] ) come una "collaborazione bizzarra" fra un programma e i suoi utenti, e sostiene che anche grafici professionisti hanno usato il suo software per generare grafica "fortuita".

(...)


© dell'autore - Traduzioni italiane No© d-i-n-a.net 2002 (l'uso non commerciale delle traduzioni è consentito riportando integralmente questa dicitura - per informazioni contatta dina [at] d-i-n-a.net)