386 DX CYBERPUNK ROCK BAND
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386 DX è la prima rock band cyberpunk. Da due
anni mette in questione l'abilità dei computer di rimpiazzare gli
umani - e la risposta è sempre positiva. La gara che aspettavamo
da tempo tra forme di vita e robot è cominciata. 386 DX la mette
in scena al livello più semplice, quello del musicista di strada.
386 DX consiste in un computer. Sia i suoni degli strumenti musicali che
la voce viene sintetizzata in tempo reale usando software text-to-speech
e midi. Il gruppo ha suonato in molti luoghi diversi fra Europa, Asia,
Nord America e Australia - non solo per le strade, ma anche in club, bar,
sale da concerto e musei. Il primo CD - "The Best Of" è
stato pubblicato nel 2000.
Il gruppo è composto da:
- CPU: Intel 386 DX
- RAM: 4 Mb
- Hard Disk: 40 Mb
- Sound: Creative 16
- Operatore: Alexei Shulgin
Report dal festival Interferences,
Belfort (France - 2000)
Absolute
One (Biennale di Venezia 2001) - http://absoluteone.ljudmila.org
"Forse la migliore performance é stata quella dell’artista russo
Alexei Shulgin. Ha anche ottenuto il primo premio nella categoria di performance
art con la sua performance "386DX". Alexei é salito sul palco con una
tastiera di computer appesa ad una cinghia per chitarra. Sembrava Joey
Ramone. Una voce sintetizzata annunciava che l’essere umano sul palco
era soltanto una semplice decorazione. All’attacco della prima canzone,
Alexei ha cominciato ad imitare i tipici movimenti dei chitarristi. Uno
schermo dietro di lui pulsava sotto un’animazione geometrica fatta con
una semplice luce sincronizzata con la musica. Era una di quelle applicazioni
che posso essere scaricate gratuitamente da Internet. Una specie di gioco
di luci per bambini. Anche i file midi delle canzoni suonate sono disponibili
gratuitamente sulla rete.
La prima canzone era una riedizione di "California Dreamin'" dei Mamas
and the Papas. La voce sintetica maschile cantava nella tipica, e comica,
maniera delle voci sintetizzate. Il punto più alto é stato quando la voce
sintetizzata ha cantato “Light my fire” dei Doors. Tutto il concerto si
é in realtà basato su una selezione di hit del rock americano. Il pubblico
europeo esultava e applaudiva non appena riconoscevano una canzone nota.
In un certo senso questa performance rappresenta un’analisi, acuta e divertita
allo stesso tempo, della pervasività dei prodotti mediatici americani
nel mondo. A un certo punto 386dx ha attaccato l’inno dei Sex Pistols
"Anarchy in the UK.", che ha spinto alcuni giovani fra il pubblico a lanciarsi
in un pogo selvaggio. Mi rendo conto che i Sex Pistols sono inglesi, ma
ciò che trovo più interessante é il sottotesto di esperienza comune creata
dalla musica rock. Questo sembra ormai appartenere ad un epoca che si
sta chiudendo e che probabilmente verrà sostituita dall’esperienza globale
della rete. In termini strutturali, Alexei, un artista russo, si rifà
ai media americani ma la filtra attraverso l’accessibilità del Web e un
punto di vista tipicamente europeo."
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2002 (l'uso non commerciale delle traduzioni è consentito riportando
integralmente questa dicitura - per informazioni contatta dina [at] d-i-n-a.net)
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